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martedì 14 maggio 2024

Georges Simenon - Maigret e il produttore di vino - 5 Capitolo - VOCE NATURALE

Non andarono al cinema, come Maigret aveva progettato il giorno precedente. La pioggia scendeva ancora più fitta ticchettando sull’asfalto, e in boulevard Richard-Lenoir non c’era praticamente anima viva. Solo all’ora della messa comparvero delle sagome scure che camminavano rasente ai muri sotto l’ombrello, e alle dieci del mattino cominciò a soffiare un vento di bufera.

Sempre alle dieci, cosa piuttosto inconsueta, il commissario si decise finalmente a prepararsi. Sino a quel momento era rimasto in pigiama e vestaglia, senza fare nulla di preciso.

Aveva di nuovo la febbre: non molta, trentasette e sei, ma bastava a farlo sentire fiacco e svogliato. La signora Maigret ne approfittava per riservargli mille attenzioni, e ogni volta lui fingeva di brontolare.

«Cosa prepari per pranzo?».

«Un arrosto di vitello col purè».

Come quando era bambino. L’arrosto della domenica. A quell’epoca gli piaceva molto cotto. E nel corso della giornata gli tornarono a sprazzi parecchi ricordi d’infanzia.

Rimasero chiusi in casa a guardare la pioggia che scendeva. Verso mezzogiorno Maigret mormorò impacciato:

«Penso che mi concederò un bicchierino di prunella»..

Poiché lei non si opponeva, andò ad aprire la credenza. Poteva scegliere fra la prunella e l’acquavite di lamponi. Arrivavano entrambe dall’Alsazia, dove viveva la cognata. L’acquavite di lamponi era più profumata: bastava un piccolo sorso e l’aroma ti restava in bocca per mezz’ora.

«Ne vuoi un goccio?».

«No. Lo sai che mi fa venire sonno».

Aleggiavano nell’aria dei buoni odori che il raffreddore alterava appena, e lui si mise a scorrere le riviste che non aveva avuto tempo di leggere durante la settimana.

«È incredibile come in certi ambienti non ci siano più regole...».

Lei non gli chiese a cosa si riferisse. Nonostante tutto e contro la sua volontà, era totalmente assorbito dal caso Chabut, e ogni tanto gli usciva una mezza frase che aveva a che fare con quello.

«Quando almeno cento persone avrebbero voglia di uccidere un uomo...».

Chi era l’ometto claudicante che riusciva così abilmente a eclissarsi tra la folla? E come faceva a trovarsi quasi sempre, in anticipo oltretutto, negli stessi posti in cui andava Maigret?

Schiacciò un pisolino nella sua poltrona. Quando riaprì gli occhi, sua moglie era intenta a cucire: d’altro canto non riusciva proprio a starsene con le mani in mano.

«Ho dormito più di quanto pensassi».

«Non può farti che bene».

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